Cascina Ospitale
La storia della Cascina Ospitale attraversa gli ultimi cinque secoli prima come fienile poi come ricovero per viandanti e bisognosi di cure ed infine come fattoria. Le ultime vicende storiche documentate che vedono coinvolta la cascina risalgono al periodo delle battaglie dei garibaldini nel giugno del 1859 che, nella mattinata di un freddo inverno, la riconquistarono dopo l'assedio austriaco.
Di seguito uno stralcio tratto da “Le grandi battaglie della storia Bresciana, Edizioni Grafo 1979:
“L’attacco dei Cacciatori proseguì, condotto a destra del canale Lupo dal Türr e a sinistra dello stesso dal Cosenz, e riuscì a travolgere anche le difese nemiche sulla strada ferrata conquistando il “primo” ponticello sul canale Lupo. Resi più audaci dai successi ottenuti, i due comandanti decisero allora di spingersi anche oltre la ferrovia; il tenente colonnello Cosenz, dopo aver lasciato il 1° battaglione (4 compagnie) comandato dal maggiore Lipari (che lo aveva raggiunto da Treponti) in riserva dietro la ferrovia15, avanzò incalzando gli austriaci verso la cascina S. Mauro e il colonnello Türr riuscì a occupare, dopo una forte resistenza nemica, il Fenile Ospitale16, nella cui aia fu trovato il rancio abbandonato da uno squadrone di ussari ungheresi. Ordinato poi al capitano Rosaguti di restare fermo al Fenile Ospitale, Türr ritornò velocemente presso la ferrovia e, prese con sè 2 delle 4 compagnie del 1° battaglione che vi erano di riserva, riuscì a impadronirsi anche del “secondo” ponticello sul canale Lupo (Ponte di Tre Croci)17 . “
Ovviamente nel corso del tempo è cambiata molto anche la società e la percezione degli spazi rurali, oggi dopo quattro generazioni l'obiettivo principale è il recupero di questa essenza attraverso la gestione moderna della fattoria che nel contesto attuale può essere un punto fondante anche per il recupero di un'identità culturale collettiva. E' evidente che questo processo complesso può avvenire solo con l'apertura delle fattorie verso l'esterno con tutte le difficoltà che questo delicato processo comporta. Ormai la sostenibilità stessa della fattoria è vincolata a questo nuovo legame che si è creato negli ultimi anni tra gli spazi rurali e le comunità che la circondano. Inserita nelle ”Cascine di carattere Tipologico Ambientale” è un bene segnalato dal progetto di fattibilità tecnico economica del Comune Rezzato ed inserito nei Beni Storici Architettonici quale componente del paesaggio storico colturale.