I NOSTRI ANIMALI
ASINI

L'asino domestico discenderebbe, secondo vari Autori,
dal selvatico africano (Equus asinus africanus).
il cui mantello è fondamentalmente fulvo e grigio. Gli asini selvatici vivono in branchi non molto numerosi e si dice che siano guidati da una vecchia asina, anziché da uno stallone, come, generalmente, avviene nei cavalli selvatici. Oltre che lungo le coste dell'Africa orientale-settentrionale, vive ed ha vissuto nella Siria, in Mesopotamia, nell'Afghanistan, nella Persia, nella Russia asiatica meridionale, nel Tibet, nella Mongolia, ecc.
L’asino è la cavalcatura ideale per i bambini non esperti, perché poco impegnativo, lento e molto sicuro; è meno nevrile rispetto al cavallo, e necessita di minor sorveglianza da parte degli adulti.
L’adulto, purché di peso normale, può cavalcare l’asino d’età superiore ai quattro anni e di struttura proporzionata al peso del cavaliere.
L’asino cavalcato mantiene un’andatura di 2-3 km orari e può proseguire il percorso per diverse ore consecutive senza sosta.


CAPRE BOERE

La capra boera è una razza di capra selezionata a partire dagli inizi del Novecento dagli allevatori boeri in Sudafrica.
Le capre boere, dalla lingua Afrikaans “boer” ovvero contadino, sono il risultato di un incrocio tra la capra indigena sudafricana allevata dalle popolazioni Namaqua, San e Fooku e capre con origini indiane ed europee. Questi animali hanno una crescita rapida ed eccellenti carcasse, caratteristiche che fanno di loro una delle razza di capre da carne migliori del mondo.
Oltre che in Sudafrica, la capra boera è oggi allevata, fra l'altro, negli Stati Uniti (soprattutto in Texas), in Nuova Zelanda e a Rezzato (BS) presso la Cascina Ospitale!!!

CONIGLI
La Nuova Zelanda è stata selezionata come razza da carne negli Stati Uniti all'inizio del Novecento. Presenta tre varietà: Bianca, Rossa e Nera.
La Bianca di Nuova Zelanda può essere considerata la regina delle razze da carne per le sue ottime caratteristiche di fertilità, prolificità e produttività. La razza attualmente allevata è molto diversa da quella inizialmente selezionata, che aveva testa lunga e stretta e pelo corto e rado. Oggi la razza presenta la testa relativamente grossa, collo corto, corpo a parallelogramma, con masse muscolari ben sviluppate. La pelliccia è densa e folta, di colore bianco albino, con occhi depigmentati rossi.
L'attitudine tipicamente da carne si evidenzia nel corpo a parallelogramma, molto tozzo e raccolto. Ottimo il rendimento al macello e rapida la crescita. (peso a meno di tre mesi pari a 2,5-2,8 kg). Ottimo l'istinto materno delle fattrici e la loro fecondità.
Si adatta molto bene alle condizioni dell'allevamento intensivo. Viene largamente impiegata anche nella produzione di ibridi commerciali con la Californiana.
GALLINE LIVORNESI
La gallina livornese bianca (Livorno bianca), è la gallina ruspante e rustica per eccellenza, è così chiamata perché si è diffusa in tutto il mondo proprio a partire dal porto di Livorno in Toscana (esportata soprattutto verso l’America, la si può definire a tutti gli effetti una “gallina made in Tuscany”).
Più piccola di altre razze avicole ma caratterizzata da veloce crescita e rusticità, è in grado di deporre una notevole quantità di uova in un anno, ed è proprio per questa ragione che si è così tanto diffusa anche all’estero come una tra le migliori galline ovaiole del pianeta.
Le galline livornesi sono molto attive e hanno un carattere vivace; si trovano per la maggior parte del tempo della giornata a raspare la terra in cerca di cibo (sono un po’ il simbolo della gallina ruspante).
Per vivere bene devono essere allevate all’aria aperta, in batteria hanno una vita piuttosto corta e diventano nervose e insofferenti tanto da beccarsi le une con le altre, mostrando quindi aggressività.
Non mangiano molto e sono splendide raccoglitrici e cacciatrici di insetti e vermi. Possono resistere ai climi freddi continuando a deporre uova. Sono anche resistenti alle temperature elevate. Sono estremamente prolifiche ed è proprio questa loro capacità di deporre un alto numero di uova che le rende di alto valore e ambite anche per i pollai domestici e familiari, realizzati nella stragrande maggioranza dei casi per l’autoconsumo di uova fresche e genuine.
Le uova di gallina livornese sono di colore bianco, medie e grandi. Sono particolarmente proteiche, identificabili per il tuorlo dal giallo molto intenso. Sono perfette per preparare la crema pasticcera e anche la pasta all’uovo perché il colore della crema e della pasta risulta molto intenso.
La struttura proteica presente in queste uova consente di incorporare addirittura tre volte più aria rispetto ad altre tipologie di uova, e per questa ragione sono le più indicate per ottenere composti che necessitano di albumi montati a neve ben sodi, ma anche per fare un’ottima maionese fatta in casa, cremosa e soffice.
PECORA BERGAMASCA
La Pecora bergamasca è una delle razze ovine italiane più importanti. La sua patria di origine è l'altopiano di Clusone e le contigue valli bergamasche. La sua maggiore diffusione è da registrarsi sul territorio lombardo anche se la presenza di questi ovini si sta espandendo anche ad altre regioni.
È una pecora molto rustica capace di adattarsi a qualsiasi situazione ambientale: pascoli poveri, transumanza, allevamento stanziale.
Il peso dei maschi adulti si aggira attorno ai 100 kg, quello delle femmine raggiunge gli 80 kg; l’altezza al garrese supera i 90 cm nel maschio e gli 82 cm nella femmina. Il petto ed il torace sono larghi, il dorso è diritto, gli arti sono lunghi, il vello è color bianco, la pelle è rosea, la testa è priva di corna e le orecchie sono lunghe, larghe e cadenti.
La Pecora bergamasca è una razza da carne; la produzione di latte viene utilizzata per l’allevamento degli agnelli. Si tratta di un animale con ottime caratteristiche riproduttive dato che è in grado di partorire tre volte in due anni, inoltre il 50% dei parti sono gemellari. Alla nascita gli agnelli pesano circa 5 Kg. Vengono allattati dalla madre, ma già dopo 20 giorni sono in grado di seguirla al pascolo alimentandosi anche di foraggi. I piccoli continuano ad integrare la dieta con il latte fino al compimento di un mese, ovvero quando raggiungono il peso di 15 kg. Viene utilizzata anche per la produzione di lana. Il maschio è in grado di produrne circa 5-6 kg, mentre la femmina ne produce 3-4 kg.